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Il giorno della memoria: "C'è un paio di scarpette rosse"

Angeli e dintorni
Pubblicato in Riflessioni · 27 Gennaio 2020
Tags: suolamucchioinfantilibuchenwalddomenicapiantopiedinieternitàsinagogamanduria
C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede
ancora la marca di fabbrica
"Schulze Monaco".

C’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio
di scarpette infantili
a Buchenwald.

Più in là c’è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald.
Servivano a far coperte per i soldati.
Non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas.

C’è un paio di scarpette rosse
di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald.
Erano di un bimbo di tre anni,
forse di tre anni e mezzo.
Chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni,
ma il suo pianto
lo possiamo immaginare,
si sa come piangono i bambini.

Anche i suoi piedini
li possiamo immaginare.
Scarpa numero ventiquattro
per l’eternità
perché i piedini dei bambini morti
non crescono.

C’è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald,
quasi nuove,
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole...
(Joyce Lussu)

Nell'immagine in alto - L'ingresso del "ghetto degli ebrei". La sinagoga è collocata nel centro storico di Manduria a pochi chilometri da Taranto.



Email: angeli@angeli.netsons.org
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