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Ecco cosa ha detto la donna cinese "schiaffeggiata" dal Papa

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Pubblicato in Papa Francesco · 13 Gennaio 2020
Tags: TaiwanCapodannoviralePonteficeVaticanoChinglishappellocardinalifedeliclero
Un professore di Taiwan ha tradotto la frase pronunciata dalla donna asiatica che ha strattonato Papa Francesco durante la notte di Capodanno.

Il video, che ritrae Papa Francesco che dà due "schiaffetti" (o meglio allontana) ad una donna asiatica che lo aveva strattonato è divenuto virale in men che non si dica.

Tutte le testate giornalistiche hanno commentato il gesto del Pontefice, ma nessuno si è chiesto il perchè del comportamento di quella donna.

Dall’atteggiamento della donna si può capire che volesse comunicare al Papa qualcosa per lei molto importante... ma sicuramente ha tentato di farlo nel peggiore dei modi; ma quello che ha scatenato i più disparati commenti è stata la reazione di Papa Francesco.

Grande dubbio su tutta la faccenda è stato certamente la mancanza di attenzione sulla donna: chi è? Cosa voleva?

La risposta alla seconda domanda è presto arrivata per merito di Eric Mader, docente a Taiwan di madrelingua inglese.

Quel che è certo è che esiste una registrazione audio dell'accaduto ed inoltre ci sono esperti di linguistica in tutto il mondo.

Perchè nessuno prima di Mader si é preoccupato di tradurre quando detto dalla donna asiatica e soprattutto, perché non lo ha fatto proprio il Vaticano?

Mader prima di divulgare la traduzione fa una premessa: lui parla mandarino ed è abituato a sentire parlare i nativi cinesi che tentano di esprimersi in inglese. Il linguaggio usato dalla signora non è propriamente cinese, ma un misto tra cinese e inglese comunemente chiamato Chinglish.

A causa dell’audio non perfetto e della pronuncia della donna, non è sicuro sul significato di alcune parole, che ha messo tra parentesi.

La traduzione è questa: Perché distruggere la loro fede? Perché distruggere i cinesi! (Guardi/) (ai sentimenti) dei cinesi. (Parla) con me”.

Quello della donna asiatica sarebbe dunque un appello, una richiesta di intervento sulla situazione dei cattolici in Cina. Di fatto, nel paese, è in atto una vera e propria repressione religiosa.

La chiesa cattolica in Cina è sottoposta a pesanti ingerenze e limitazioni da parte del governo, con chiusure dei luoghi di culto, scelta dei cardinali, arresti di fedeli e clero con ogni possibile scusante.

Purtroppo il Vaticano non interviene in merito, ed il Papa raramente spende una parola in difesa dei cattolici cinesi che sconfortati si sentono come traditi ed abbandonati.

Svelato il mistero, dunque: la donna cinese, voleva solo chiedere aiuto al Papa per un problema reale della sua gente.

Il perché il Vaticano non si sia interessato a lei non è ancora cosa nota.



Email: angeli@angeli.netsons.org
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